La Germania sceglie un mix di Eurofighter ed F-18 per sostituire i Tornado

Mar 28 2020
a cura della Redazione
Secondo la rivista tedesca “Handelsblatt”, Berlino avrebbe deciso di acquistare entrambi i velivoli come compromesso fra le esigenze dell’industria nazionale, quelle della Luftwaffe, e la necessità politica di non deludere ancora gli alleati statunitensi dopo l’esclusione dell’F-35.
EA-18G Growler della US Navy assegnato alla portaerei USS Carl Vinson (US Air Force photo by Senior Airman John Linzmeier)

Eurofighter F-18 sostituire Tornado

Eurofighter F-18 sostituire Tornado
EA-18G Growler della US Navy assegnato alla portaerei USS Carl Vinson (US Air Force photo by Senior Airman John Linzmeier)

La Germania avrebbe deciso di acquistare 90 caccia multiruolo Eurofighter e 45 FA-18 (prodotti dalla statunitense Boeing) per sostituire i suoi vecchi Tornado, evitando in questo modo una scelta secca fra l’uno o l’altro velivolo. Il progetto è stato rivelato il 26 marzo dalla rivista tedesca “Handelsblatt” sulla base di informazioni provenienti da fonti interne al ministero della Difesa. Secondo quest’ultime, i nuovi aerei dovrebbero entrare in servizio a partire dal 2025 e restarci fino al 2040, in attesa che i ruoli “combat” della Luftwaffe siano rilevati dal caccia franco-tedesco di sesta generazione FCAS (Future Combat Air System).

Con gli F-18 più facile ottenere la certificazione per le missioni nucleari

Il piano del Governo guidato da Angela Merkel, che al momento non ha ancora ricevuto conferme ufficiali, sarebbe un compromesso per accontentare l’industria della difesa tedesca (coinvolta nel programma Eurofighter attraverso Airbus) e offrire un “contentino” agli Stati Uniti, rimasti molto contrariati dalla decisione dell’ex ministro della Difesa, Ursula von der Leyen (oggi presidente della Commissione Europea), di escludere gli F-35 dalla lista dei potenziali sostituti dei Tornado tedeschi. Inoltre, Berlino potrebbe ottenere facilmente la certificazione degli F-18 all’impiego della bomba nucleare statunitense B61, mettendosi in condizione di mantenere gli impegni assunti con l’accordo di “condivisione nucleare” della NATO, ai quali aveva finora destinato un’aliquota della sua flotta di Tornado. Viceversa, acquistare i soli Eurofighter avrebbe comportato per la Germania la necessità di chiedere la certificazione dei Typhoon per le missioni nucleari, certificazione che gli Stati Uniti avrebbero concesso dopo un’attesa da tre a cinque anni più lunga. Senza contare che il consorzio Eurofighter avrebbe dovuto mettere una serie di dettagli tecnici del proprio aereo a disposizione del Governo americano e dei suoi contractor.

Un Eurofighter Typhoon della Luftwaffe.
Un Eurofighter Typhoon della Luftwaffe.
La controversa scelta di acquistare 15 EA-18G per l’attacco elettronico

Queste considerazioni, e probabilmente il desiderio di non inasprire ulteriormente i rapporti con Washington, avrebbero avuto la meglio sulle pressioni di Airbus per sostituire gli ultimi Tornado con i soli Typhoon. Anche in quest’ottica, l’azienda aveva presentato a novembre il concept dell’Eurofighter ECR (Electronic Combat Role), in grado di offrire una varietà di configurazioni per l’attacco elettronico (EA) e la soppressione/distruzione delle difese antiaeree nemiche (SEAD/DEAD), per il quale è inoltre prevista la graduale integrazione negli ecosistemi operativi del Future Combat Air System (FCAS). Tuttavia, secondo le rivelazioni di “Handelsblatt”, i 45 nuovi F-18 della Luftwaffe comprenderebbero, oltre a 30 F/A-18E/F (Super Hornet), anche 15 EA-18G (Growler) per l’attacco elettronico. Rispetto a quest’ultimi, però, l’Eurofighter, grazie al suo nuovo “escort jammer” di produzione nazionale, offre il vantaggio di mantenere il controllo tedesco su funzioni quali i dati di missione e l’analisi dei dati. Gli ambienti industriali e politici contrari alla scelta di acquisire sia gli Eurofighter che gli F-18 hanno anche sottolineato come quest’ultimi costringerebbero la Germania a costruire nuove infrastrutture per la gestione degli aeromobili e l’addestramento dei piloti.

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