Il colosso aeronautico statunitense fermerà le catene di montaggio per 14 giorni allo scopo di sanificare gli stabilimenti e riorganizzare il lavoro dei dipendenti per garantirne la massima sicurezza rispetto al rischio di contagio.
Boeing ha avviato dal 23 marzo una sospensione temporanea delle operazioni di produzione presso i suoi stabilimenti nell’area di Puget Sound (Stretto di Puget), nello Stato di Washington, alla luce dello stato di emergenza dovuto alla rapida diffusione del CoVid-19 nell’area. La misura, ha dichiarato il colosso statunitense in una nota, è stata adottata per garantire il benessere dei dipendenti, delle loro famiglie e della comunità locale, e prevede un arresto ordinato delle attività che tiene conto anche delle esigenze dei suoi clienti.
Boeing ha iniziato a ridurre l’attività produttiva lo stesso 23 marzo, per poi sospenderla a partire dal giorno 25 per un periodo di 14 giorni, durante i quali saranno effettuate ulteriori attività di pulizia profonda nei siti interessati e stabiliti criteri rigorosi per il ritorno al lavoro.
“Continuiamo a lavorare di concerto con le autorità sanitarie e siamo in contatto con i nostri clienti, fornitori e le altre parti interessate da questa sospensione temporanea”, ha dichiarato il presidente e CEO di Boeing, Dave Calhoun. “Ci dispiace per la difficoltà che [la sospensione della produzione] causerà loro, così come per i nostri dipendenti, ma essa è vitale per mantenere la salute e la sicurezza di tutti coloro che lavorano ai nostri prodotti e servizi e per aiutare gli sforzi nazionali per combattere la diffusione del CoVid-19”.
I dipendenti che possono lavorare da casa continueranno a farlo, ma le attività relative a programmi classificati saranno sospese, poiché non sarebbe possibile garantirne la necessaria sicurezza trasferendo informazioni tramite la comune rete internet.
Coloro che non possono lavorare in remoto riceveranno un congedo retribuito per i primi 10 giorni lavorativi della sospensione – il doppio della politica dell’azienda – che fornirà una copertura per il periodo di inattività di 14 giorni di calendario.
La sospensione riguarderà anche la produzione dei velivoli da rifornimento in volo KC-46 e dei pattugliatori marittimi P-8, prodotti rispettivamente negli stabilimenti di Everett e Renton. Tuttavia, l’azienda ritiene di poter recuperare nel corso dell’anno il tempo perduto, poiché il volume di produzione dei velivoli militari è relativamente basso, pari a 1-2 aerei al mese.
L’azienda ha anche confermato che la sospensione non arresterà lo sviluppo dell’adeguamento del Remote Vision System (il sistema di gestione dell’asta per il rifornimento in volo, prodotto da Rockwell Collins, che attualmente è afflitto da problemi di allineamento). Si tratta, infatti, di un programma prioritario per l’US Air Force, sul quale gli ingegneri di Boeing continueranno a lavorare in remoto.
Continueranno ad essere garantiti a tutti i clienti, civili e militari, i servizi di manutenzione, riparazione e revisione, nonché le forniture di pezzi ricambio.