Londra conferma lo sviluppo di una nuova testata nucleare

Feb 27 2020
a cura della Redazione
Dopo che alti funzionari del Pentagono hanno rivelato l’esistenza di un programma britannico parallelo a quello avviato dagli Stati Uniti per la W93 lanciabile da sottomarino, il Governo del Regno Unito è stato costretto ad anticipare l’annuncio dei suoi programmi relativi al deterrente strategico imbarcato.
Rendering computerizzato di un sottomarino lanciamissili balistici classe Dreadnought della Royal Navy. (Royal Navy)

Londra nuova testata nucleare
Rendering computerizzato di un sottomarino lanciamissili balistici classe Dreadnought della Royal Navy. (Royal Navy)

“Per garantire che il Governo mantenga un efficace deterrente durante l’intera vita in servizio dei sottomarini lanciamissili balistici classe Dreadnought, stiamo sostituendo la testata nucleare esistente per rispondere alle minacce future e all’ambiente di sicurezza”. A svelare il programma del Regno Unito è stato il segretario della Difesa Ben Wallace, il 25 febbraio, per mezzo di una dichiarazione scritta rivolta al Parlamento di Westminster. Quest’ultimo era all’oscuro del progetto, del quale sarebbe stato informato solamente alla fine del 2020 attraverso il documento di revisione della politica estera e di sicurezza che il governo di Boris Johnson sta approntando. La situazione ha creato un certo imbarazzo istituzionale, in quanto è prassi che i programmi di maggior profilo vengano prima annunciati alla House of Commons, ma anche polemiche, da parte di coloro che accusano il Regno Unito di essere il 51° stato degli USA per sottolineare la presunta sudditanza di Londra nei confronti di Washington.

Le indiscrezioni del comandante dell’US Stratcom e del vice-sottosegretario della Difesa USA Alan Shaffer

Nel caso in specie, l’esecutivo britannico è stato obbligato a fare “outing” sui suoi progetti relativi al deterrente nucleare dopo le indiscrezioni sfuggite ai suoi alleati statunitensi la settimana scorsa, quando il comandante dello US Strategic Command, ammiraglio Charles Richard, e il vice-sottosegretario della Difesa per il procurement militare, Alan Shaffer, hanno rilasciato due distinte dichiarazioni in cui accennavano al fatto che il regno Unito stava sviluppando la propria versione della W93, la nuova testata nucleare in fase di valutazione per sostituire la W76 attualmente in servizio con la US Navy.

“È meraviglioso che in contemporanea anche il Regno Unito stia lavorando su una nuova testata, e penso che avremo colloqui e potremo condividere le tecnologie”, aveva pubblicamente dichiarato Shaffer nel corso del Nuclear Deterrence Summit ospitato il 13 febbraio ad Alexandria (Virginia, a pochi chilometri da Washington) dalla pubblicazione ExchangeMonitor. Shaffer aveva precisato che la W93 e l’arma britannica saranno comunque sviluppate separatamente.

Il Vice Adm. Charles Richard, attuale comandante dello US Strategic Command, ha rivelato il programma relativo alla nuova testata nucleare britannica in una deposizione scritta per la Commissione Forze Armate del Senato statunitense. (US Navy)

Londra nuova testata nucleare
Il Vice Adm. Charles Richard, attuale comandante dello US Strategic Command, ha rivelato il programma relativo alla nuova testata nucleare britannica in una deposizione scritta per la Commissione Forze Armate del Senato statunitense. (US Navy)

Nel corso della stessa giornata, l’ammiraglio Charles Richard aveva affermato, in una deposizione scritta per un’audizione davanti alla Commissione Forze Armate del Senato statunitense, che la W93 “supporterà un programma parallelo di sostituzione delle testate nel Regno Unito, il cui deterrente nucleare svolge un ruolo assolutamente vitale nella postura difensiva della NATO”.

La testata britannica sarà compatibile con i missili Trident utilizzati anche dalla US Navy

A distanza di dodici giorni, nella citata comunicazione scritta al Parlamento britannico, il segretario Wallace ha affermato che “la Defence Nuclear Organisation [dell’UK MoD] sta lavorando con l’Atomic Weapons Establishment per costruire team altamente qualificati e mettere in opera le strutture e le capacità necessarie per fornire la testata sostitutiva, pur sostenendo quella attualmente in servizio testata fino a quando non verrà ritirata. Continueremo a lavorare a stretto contatto con gli Stati Uniti per garantire che la nostra testata rimanga compatibile con il [missile] Trident.” È del tutto probabile, infatti, che la W93 e la sua “sorella” britannica siano sostanzialmente identiche, dal momento che entrambe dovranno armare lo stesso missile Trident lanciato da sottomarino in servizio con le Marine dei due paesi.

Lancio di un Trident II D5 a testata inerte dal sottomarino lanciamissili balistici Rhode Island (classe Ohio), avvenuto al largo di Cape Canaveral (Florida) il 9 maggio 2019. (John Kowalski/US Navy) 

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Lancio di un Trident II D5 a testata inerte dal sottomarino lanciamissili balistici Rhode Island (classe Ohio), avvenuto al largo di Cape Canaveral (Florida) il 9 maggio 2019. (John Kowalski/US Navy)
I programmi di Regno Unito e Stati Uniti

La nuova testata britannica sostituirà la cosiddetta Trident Holbrook che, dalla metà degli anni ’90 del secolo scorso, equipaggia i quattro sottomarini classe Vanguard incaricati di fornire la capacità di deterrenza nucleare britannica. Questi battelli saranno sostituiti da altrettanti della classe Dreadnought a partire dai primi anni ’30, nell’ambito di un programma da 31 miliardi di sterline. I nuovi sottomarini saranno inizialmente armati con una versione aggiornata della Trident Holbrook, che sarà finalmente rimpiazzata dalla nuova testata non prima della fine del decennio, più probabilmente negli anni ’40.

Quanto alla W93 americana, un anonimo funzionario del Pentagono ha rivelato al sito Defense News che si tratterebbe di un’arma nuova e non di una versione aggiornata di un sistema già in servizio. La fonte ha precisato che l’US DoD avrebbe in mente di svilupparla e realizzarla basandosi su design e componenti già disponibili, aggiungendo che la nuova testata sarà più sicura delle attuali W88 e W76. Sempre secondo il funzionario, l’obiettivo sarebbe di poter disporre della nuova arma entro il 2040. La NNSA (National Nuclear Security Administration, un’agenzia del Dipartimento dell’Energia) dovrebbe guidare lo sviluppo delle parti interne della testata, mentre al Pentagono sarebbe affidata la progettazione del guscio aerodinamico esterno che la conterrà. Per cominciare questo lavoro, il DoD ha chiesto un budget di 32 milioni di dollari per l’anno fiscale 2021, mentre la NNSA ne avrebbe richiesti 53 per la parte che le compete.

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