Grazie allo sforzo sinergico tra Avio-Group, Ministero della Difesa e istituzioni locali, presso il Poligono Interforze di Salto di Quirra (P.I.S.Q.) sarà realizzato un centro di eccellenza tecnologica nel settore della propulsione spaziale.
Lo scorso 29 gennaio è stato presentato a Cagliari il progetto Space Propulsion Test Facility (S.P.T.F.), relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (Liquid Rocket Engines – L.R.E.) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon (C-C) a Perdasdefogu, all’interno del Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra (P.I.S.Q.).
Un investimento stimato in 33 milioni di euro
Il costo complessivo del nuovo insediamento industriale, stimato in 33 milioni di euro, è finanziato da Avio-Group in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico (M.I.S.E.) e la Regione Autonoma della Sardegna. L’infrastruttura sarà gestita dalla società SpaceLab, la nuova partecipata ASI-Avio derivata da ELV.
I lavori riguarderanno una superficie di 66.500 m² (6,5 ettari) presso il P.I.S.Q., attraverso la concessione per l’uso esclusivo e temporaneo di un’area militare conosciuta come “Sa Figu”, posta all’interno del demanio Ministero Difesa del poligono. È solo grazie a questo accordo firmato nel 2019 che Avio spa ha potuto individuare un luogo idoneo nel rispetto dei requisiti di sicurezza e ambientali. La durata dei lavori di realizzazione dell’insediamento industriale sarà di 18 mesi, e nei primi tre anni di svolgimento del progetto si prevede l’impiego di 21 persone, che arriveranno fino a 35 tra ingegneri, chimici, informatici, e tecnici.
Il luogo dell’insediamento scelto in base a requisiti di sicurezza e ambientali
Il banco di prova L.R.E. è destinato all’esecuzione di test per lo sviluppo e la qualifica di motori spaziali e componenti di motori spaziali a propulsione liquida. Si tratta di motori “green” alimentati da propellenti criogenici ad alto contenuto tecnologico e di innovazione. L’impianto C-C, invece, è dedicato alla realizzazione di componenti usati all’interno degli ugelli propulsivi di motori a propellente solido, sempre per motori spaziali. Parte integrante del Progetto SPTF è anche l’attività di ingegneria, che continuerà ad essere svolta nella sede di Villaputzu.
Le attività di ricerca potranno servire anche a numerose applicazioni civili
“Oggi siamo qui per testimoniare l’importanza di un progetto, come quello dello Space Propulsion Test Facilities che nasce da una forte sinergia tra la Difesa, l’industria nazionale e le istituzioni locali”, ha dichiarato il comandante del P.I.S.Q., generale di brigata aerea Michele Oballa. “Un progetto di altissimo valore tecnologico, che punta a sviluppare, nel pieno rispetto degli standard ambientali, significative finalità nel campo della ricerca, che potranno essere utili per lo sviluppo di motori spaziali e componenti a propulsione liquida, ma potenzialmente anche per numerose applicazioni in campo civile, nonché interessanti ricadute in termini occupazionali. Tutto questo”, ha concluso il generale Oballa, “a conferma di quanto il P.I.S.Q. costituisca un potenziale importante ed una risorsa strategica per il territorio stesso e per l’intera Regione.”
L’ASI e il Distretto Aerospaziale della Sardegna partner dell’iniziativa
Un concetto sottolineato anche dal presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas: “La Regione crede fortemente e investe con convinzione nel settore aerospaziale, motore di sviluppo delle nuove tecnologie e traino per la crescita e l’occupazione nei territori. La nostra Isola si pone sempre più come centro di riferimento nazionale per la ricerca e l’innovazione, e attrattore di imprese e investimenti, e questa importante iniziativa, portata avanti con partner d’eccezione come l’Agenzia Spaziale Italiana e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna, dimostra che siamo sulla strada giusta.”
Nel nuovo impianto sarà possibile testare i motori “green” di nuova generazione
“In Sardegna stiamo costruendo una struttura che diventerà uno dei punti di eccellenza e di riferimento del settore spaziale europeo”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo. “Grazie a questo impianto, infatti, sarà possibile testare i motori ‘green’ di nuova generazione. Si tratta di un investimento importante che conferma la leadership del nostro Paese nel settore dell’industria spaziale.”
“Il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (DASS)”, ha sottolineato il suo presidente Giacomo Cao, “che ha svolto un significativo e imprescindibile ruolo di supporto e accompagnamento in favore del socio Avio per questa importante iniziativa industriale, è particolarmente lieto di aver contribuito all’attrazione in Sardegna di un attore di grande spessore nel settore, anche a livello internazionale, che consentirà alla Regione di diventare un punto di riferimento tecnologico per la propulsione spaziale”.