Accordi Italia-Azerbaigian per la transizione energetica e la vendita dell’M-346

Feb 26 2020
a cura della Redazione
In occasione della visita di stato del presidente della Repubblica caucasica, Ilham Aliyev, i due paesi hanno firmato 18 memoranda d’intesa che daranno slancio alle relazioni economiche, politiche e militari fra Roma e Baku nell’anno che prevede la finalizzazione del progetto energetico della Trans Adriatic Pipeline (TAP).
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, Ilham Aliyevs sottoscrivono la dichiarazione congiunta (Fonte: sito Palazzo Chigi)

L’incontro bilaterale tra Italia e Azerbaigian svoltosi il 20 febbraio a Palazzo Chigi, protagonisti il presidente azero Ilham Aliyev, il suo omologo italiano Sergio Mattarella e il premier italiano Giuseppe Conte, è stato il palcoscenico per la firma di 18 accordi di cooperazione politica, economica, militare e culturale: primo fra tutti, la dichiarazione congiunta di partenariato strategico di cooperazione multidimensionale che Conte e Aliyev si sono scambiati personalmente.

Memorandum MISE – Ministero dell’Energia azero

Di grande importanza sono le intese raggiunte nel settore energetico. La prima è un memorandum d’intesa sulla cooperazione energetica sottoscritto dal ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e il ministro dell’Energia azero, Parviz Shahbazov. Un documento che indica un quadro istituzionale in cui viene sostenuta la collaborazione tra i due paesi e tra le loro società energetiche, e che ha come obiettivo quello di potenziare la collaborazione nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, nell’idrogeno, nell’efficienza energetica e nelle smart grid (“reti intelligenti” per la distribuzione di energia elettrica), oltre a garantire la cooperazione nel settore del gas naturale. I due paesi puntano, attraverso questa intesa, a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, ottimizzando le infrastrutture e sviluppando nuove tecnologie che saranno di supporto al processo di decarbonizzazione (come previsto nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima – PNIEC del MISE).

L’accordo Snam – SOCAR

Un secondo importante accordo di cooperazione è quello che si sono scambiati l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, e il vicepresidente di SOCAR (State Oil Company of the Azerbaijan Republic), Elshad Nassirov. Si tratta di un accordo per lo sviluppo dei gas rinnovabili e dell’energia sostenibile per la minimizzazione dell’impatto ambientale, nella prospettiva di un loro impiego nel Corridoio Sud e nel gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), di cui entrambe le società sono azioniste con una quota del 20% ciascuna, mentre SOCAR è uno dei maggiori azionisti del Corridoio Sud.

Più in dettaglio, l’accordo disciplina collaborazioni in tre aree riguardanti la transizione energetica e l’economia circolare:

• attività di ricerca e promozione dell’uso del biogas e del biometano; per la progettazione e la costruzione degli impianti potrà essere consultata IES Biogas (controllata da Snam); si potranno valutare opportunità di co-investimento;

• promozione della mobilità sostenibile a gas naturale compresso (CNG), gas naturale liquefatto (LNG) e idrogeno (H2) attraverso la realizzazione di nuove stazioni di distribuzione, anche con il possibile coinvolgimento di Cubogas, società controllata da Snam; è inoltre prevista la possibilità di avviare partnership con i costruttori automobilistici e di sviluppare il mercato del retrofit;

• analisi delle opportunità di sviluppo dell’idrogeno e delle relative infrastrutture.

Il corridoio meridionale del gas (Fonte - sito TAP)
Il corridoio meridionale del gas (Fonte – sito TAP)
Le intese che coinvolgono Ansaldo Energia

Due ulteriori significativi accordi nel campo dell’energia convenzionale e delle energie rinnovabili sono stati firmati, invece, tra il ministro Shahbazov e Giuseppe Marino, amministratore delegato di Ansaldo Energia. Il primo memorandum coinvolge la società elettrica azera JSC Azerenerji e prevede, da parte di Ansaldo Energia, la presentazione di una proposta economica per un contratto di servizio per due esistenti centrali elettriche a ciclo combinato del paese e, da entrambe le parti, la collaborazione per raggiungere un accordo per la costruzione del nuovo impianto di Yashma, centrale elettrica a ciclo combinato da 1.000 MW, con Ansaldo Energia in qualità di EPC (Engineering, Procurement and Construction).

Il secondo memorandum, firmato proprio con il ministero dell’Energia azero, prevede l’analisi delle potenzialità energetiche e la creazione delle condizioni per investimenti in progetti di energia rinnovabili e sostenibili nella Repubblica dell’Azerbaijan.

Business Forum alla Farnesina

Durante il business forum Italia-Azerbaigian alla Farnesina, in cui si è tenuta una cerimonia di firma di nove accordi economico-commerciali oltre che di un memorandum d’intesa tra il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il suo omologo azero, Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di SACE (società del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti specializzata nel settore assicurativo-finanziario), ha dichiarato che l’Azerbaigian è un mercato ancora in gran parte inesplorato per le aziende italiane, con un export che ammonta oggi a circa 300 milioni (+8% rispetto al 2018).

 Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, S.E. il Signor Ilham Aliyev, al termine della visita di Stato (Fonte: sito Quirinale)
Il Presidente Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, S.E. il Signor Ilham Aliyev, al termine della visita di Stato (Fonte: sito Quirinale)

È un’amicizia di lunga data, quella che lega Italia e Azerbaigian, sigillata da una serie di incontri istituzionali ad alto livello – come quello avvenuto in occasione della visita ufficiale compiuta nel 2019 dal presidente italiano Mattarella nel paese centroasiatico – che mirano a dare slancio alla cooperazione economica. In quest’ottica, si sta lavorando per concludere i lavori della TAP entro la fine del 2020, così che il gas azero possa arrivare sul mercato italiano. Una pipeline che è diventata simbolo di “dialogo fra civiltà”, visto che, come ha dichiarato il presidente Mattarella, “non soltanto intensifica la collaborazione tra Azerbaigian e Italia, ma rappresenta anche un contributo alla stabilità e allo sviluppo delle relazioni tra l’area del Caspio e l’area del Mediterraneo”.

Avviati i negoziati per la vendita all’Azerbaigian del trainer M-346

“Last but not least”, nel corso della visita di stato di Aliyev è stato anche sottoscritta una “declaration of agreement” riguardante “il lancio di negoziazioni formali per la definizione di una cooperazione industriale basata sulla fornitura del velivolo M-346”. Il documento è stato firmato dal ministro della Difesa azero, Zakir Hasanov, e l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. Non sono stati resi noti dettagli relativi al numero di addestratori oggetto della trattativa, né del valore del potenziale contratto e delle relative tempistiche. Quel che sembra certo, è che la formalizzazione dell’acquisto arriverà nel giro di poche settimane, facendo dell’Azerbaigian il quinto paese a operare il trainer avanzato di Leonardo (che lo presentò alle autorità di Baku nel maggio del 2017) dopo Italia, Singapore, Israele e Polonia, le cui forze aeree lo hanno già ordinato in 72 esemplari complessivi.

Il trainer avanzato M-346 di Leonardo, in via di acquisizione da parte dell'Azerbaigian. (Leonardo)
Il trainer avanzato M-346 di Leonardo, in via di acquisizione da parte dell’Azerbaigian. (Leonardo)

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