Momento storico per il gruppo cantieristico che, dopo aver dato vita alla joint venture Naviris con Naval Group, ha varato la decima fregata multi-missione commissionata dalla Marina Militare, battezzata Emilio Bianchi, e rafforzato la partnership strategica con il Qatar attraverso un MoU che apre la strada a nuove commesse nel 2020.
Alla presenza del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, si è svolta il 25 gennaio, presso lo stabilimento cantieristico di Riva Trigoso (Genova), la cerimonia di varo della fregata Emilio Bianchi, decima e ultima unità del programma FREMM – Fregate Europee Multi Missione, commissionata a Fincantieri dalla Marina Militare nell’ambito dell’accordo di cooperazione internazionale italo-francese, con il coordinamento di OCCAR (Organizzazione congiunta per la cooperazione europea in materia di armamenti). Madrina della cerimonia è stata Maria Elisabetta Bianchi, figlia del capo palombaro Emilio Bianchi, Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’impresa del 18-19 novembre 1940, quando il militare partecipò al forzamento della base navale britannica di Alessandria d’Egitto effettuato dagli incursori della 1a Flottiglia MAS, causando l’affondamento della nave da battaglia Valiant.
Il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo, ha accolto il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, intervenuto in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli, e il Presidente della regione Liguria, Giovanni Toti.
A seguito del varo, l’unità proseguirà le attività di allestimento presso lo stabilimento di Muggiano, a La Spezia, e sarà consegnata nel 2021.
Nave Bianchi sarà la sesta FREMM in configurazione General Purpose
Nave Bianchi (distintivo ottico F 589) ha una lunghezza di 144 metri, una larghezza di 19,7 e un dislocamento a pieno carico di circa 6.900 tonnellate. Potrà raggiungere una velocità superiore ai 27 nodi e trasportare un massimo di 200 persone. Sarà la sesta FREMM italiana nella configurazione General Purpose, dunque caratterizzata da un’elevata flessibilità d’impiego e dalla capacità di operare in tutte le situazioni tattiche. In questa variante, le particolarità più rilevanti riguardano il calibro del cannone prodiero da 127/64 e la presenza di una slitta poppiera necessaria alla messa a mare di gommoni veloci per le operazioni delle forze speciali.
Un modello di programma cooperativo in ambito navale
Il programma FREMM nasce dall’esigenza di rinnovamento della linea delle unità della Marina Militare della classe Lupo (già radiate) e Maestrale (alcune già in disarmo e le rimanenti prossime al raggiungimento del limite di vita operativo) costruite da Fincantieri negli anni ’70 del secolo scorso. Tale programma ha previsto per l’Italia l’acquisizione di 10 fregate multi-missione (6 General Purpose e 4 tipo antisommergibile): nel corso del 2013, infatti, sono state consegnate Carlo Bergamini e Virgilio Fasan, nel 2014 Carlo Margottini, nel 2015 Carabiniere, nel 2016 Alpino, nel 2017 Luigi Rizzo, nel 2018 Federico Martinengo e nel 2019 Antonio Marceglia. Con l’esercizio dell’opzione, nell’aprile 2015, per la costruzione della nona, Spartaco Schergat, e della decima unità, si è data completa attuazione al programma italiano. L’iniziativa vede la partecipazione in qualità di prime contractor di Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri, 49% Leonardo) per l’Italia e di Armaris (Naval Group e Thales) per la Francia. Cooperazione che ha capitalizzato la precedente esperienza positiva del programma Orizzonte e che aveva portato alla realizzazione di due cacciatorpediniere per la Marina Militare, l’Andrea Doria e il Caio Duilio, consegnati rispettivamente nel 2007 e nel 2009.
Proprio grazie a programmi come FREMM e Orizzonte, Fincantieri ha raggiunto posizioni di eccellenza assoluta a livello internazionale e ha dato vita con Naval Group alla joint venture paritaria Naviris (pienamente operativa dallo scorso 14 gennaio), che apre la strada al consolidamento della difesa navale europea in risposta alla crescente pressione dei concorrenti mondiali.
Fincantieri rafforza la partnership strategica con il Qatar
A confermare l’importanza di questa fase storica per il gruppo cantieristico italiano, nei giorni scorsi è arrivata anche la firma, a Doha, di un memorandum d’intesa (MoU) con il ministero della Difesa del Qatar (attraverso Barzan Holdings, società posseduta al 100% dallo stesso dicastero e responsabile per il potenziamento delle capacità militari dell’Emirato) volto a rafforzare la partnership strategica attraverso la valutazione e gli studi di nuove tecnologie e capacità, che potrebbe portare alla futura acquisizione di nuove unità già nel 2020.
I programmi previsti dal MoU includono, tra gli altri, la progettazione, la costruzione e la gestione di una base navale, la gestione dell’intera flotta navale, l’implementazione di nuove tecnologie come il Digital Radar e la Cyber Security, nonché la fornitura di nuove unità navali e sottomarini all’avanguardia.
La firma è avvenuta tra l’amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono e, per la Difesa del Qatar, il presidente di Barzan Holding, Nasser Al Naimi, alla presenza del vice premier e ministro della Difesa, Khalid Bin Mohammed Al Attiyah, e dei vertici militari qatarioti.
Un’intesa che rafforza la posizione del gruppo in Medio Oriente
L’intesa implementa la strategica relazione tra Fincantieri e le Forze Armate del Qatar e si inserisce nella strategia di sviluppo del business della società in Medio Oriente. Il Gruppo, infatti, ha firmato nel giugno 2016 un importante contratto con il ministero della Difesa dell’Emirato, del valore di quasi 4 miliardi di euro, per la fornitura di 7 navi di superficie, attualmente in corso di costruzione nei cantieri italiani del Gruppo. Il contratto include la costruzione di 4 corvette della lunghezza di oltre 100 metri, una nave anfibia (LPD – Landing Platform Dock) e 2 pattugliatori (OPV – Offshore Patrol Vessel), oltre ai servizi di supporto in Qatar per ulteriori 10 anni dopo la consegna delle unità.
Per rafforzare ulteriormente la propria posizione nello scacchiere mediorientale, Fincantieri ha costituito a Doha Fincantieri Services Middle East, che sarà il fulcro di tutte le attività di servizi e di post-vendita sulle navi militari del Gruppo nel Paese.