Fincantieri protagonista del progetto “green” ITER

Gen 21 2020
a cura della Redazione
Il gruppo italiano si è aggiudicato un’importante commessa nell’ambito del progetto internazionale che mira a ottenere la prima fonte su larga scala di energia pulita e illimitata attraverso la reazione di fusione termonucleare. Un passo avanti nella lotta contro i cambiamenti climatici.
(ITER Organization/EJF Riche)
(ITER Organization/EJF Riche)

Fincantieri si è aggiudicata un ordine del valore di quasi 100 milioni di euro per una serie di forniture e installazioni di equipaggiamenti di alto profilo nell’ambito dell’International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER), un progetto per la realizzazione di un reattore a fusione nucleare di tipo sperimentale, primo nel suo genere, riconosciuta come una delle più ambiziose iniziative al mondo nel campo delle energie rinnovabili.

Per l’esecuzione delle attività è stato costituito un raggruppamento temporaneo d’impresa del quale fanno parte Fincantieri stessa, in qualità di capofila, la sua controllata Fincantieri SI, attiva nel settore dell’impiantistica e componentistica industriale elettrica, elettronica ed elettromeccanica; Delta-ti Impianti, specializzata in impiantistica meccanica; e Comes, specializzata in impiantistica elettrica.

Il sito di Cadarache, nel sud della Francia, dove avrà sede l’International Thermonuclear Experimental Reactor. (ITER Organization)
Il sito di Cadarache, nel sud della Francia, dove avrà sede l’International Thermonuclear Experimental Reactor. (ITER Organization)
L’obiettivo: dimostrare la fattibilità della fusione nucleare e realizzare un prototipo di reattore

ITER Organization è l’organismo sovranazionale con sede in Francia, partecipato e finanziato da Unione Europea, Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti, che gestisce l’ITER, in fase di costruzione a Cadarache, nel sud della Francia. Il progetto dimostrerà la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione nucleare, e permetterà di acquisire la conoscenza necessaria alla realizzazione di un prototipo di reattore nucleare. Si otterrà così la prima fonte su larga scala di energia pulita e illimitata attraverso la reazione di fusione, anche in presenza di una crescente richiesta energetica, mediante l’uso di tecnologie innovative e sviluppate ad hoc nei Paesi partecipanti al programma.

Il contenitore in acciaio inossidabile a doppia parete, ermeticamente chiuso, che ospiterà le reazioni di fusione e fungerà da prima barriera di contenimento di sicurezza. (ITER Organization)
Il contenitore in acciaio inossidabile a doppia parete, ermeticamente chiuso, che ospiterà le reazioni di fusione e fungerà da prima barriera di contenimento di sicurezza. (ITER Organization)
Un processo senza emissioni di CO2, uno dei gas serra responsabili del surriscaldamento globale

Affiancata alle fonti rinnovabili, la fusione termonucleare contribuirà significativamente alla lotta contro i cambiamenti climatici. Uno dei vantaggi della fusione, infatti, oltre la sua potenziale inesauribilità, è la limitata produzione di rifiuti residuali, prospettando quindi una fonte di energia che non prevede l’emissione di CO2, uno dei gas serra responsabili del surriscaldamento globale. La fusione nucleare è considerata altamente efficiente e pulita perché la sua fonte di partenza è l’acqua e non genera scorie durante il processo. Rappresenta, inoltre, un’autentica sfida scientifica e ingegneristica, coinvolgendo in modo trasversale ambiti come la superconduttività, la criogenia e il vuoto spinto.

Il 20 e 21 novembre 2019, l’ITER Council si è riunito per la 25a volta dalla firma dell’accordo ITER, l’ultima prima dell’inizio dell’assemblaggio del reattore termonucleare sperimentale, previsto per il marzo 2020. (ITER Organization)
Il 20 e 21 novembre 2019, l’ITER Council si è riunito per la 25a volta dalla firma dell’accordo ITER, l’ultima prima dell’inizio dell’assemblaggio del reattore termonucleare sperimentale, previsto per il marzo 2020. (ITER Organization)

L’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha dichiarato: “Quest’ordine, di straordinaria rilevanza internazionale, testimonia la reputazione che abbiamo saputo guadagnarci in ogni campo. Essere coinvolti in un progetto di tale respiro, infatti, conferma la bontà delle nostre strategie, e mi riferisco in particolare a quelle per la diversificazione e il costante investimento nell’innovazione e nella sostenibilità del business. Ora parteciperemo attivamente allo sviluppo di una tecnologia completamente diversa da quella impiegata nelle attuali centrali e soprattutto più pulita: un obiettivo ambiziosissimo che ribadisce anche la nostra capacità di integratore”.

Fincantieri SI: un riferimento mondiale per le applicazioni “green”

Fincantieri SI, che per questo progetto rappresenterà il braccio operativo di Fincantieri, opera nel campo della propulsione navale ibrida, inclusi i sistemi di energy storage, e in generale in quello della riduzione delle emissioni, con soluzioni tecnologiche ad hoc come l’elettrificazione dei porti. Con l’acquisizione di questa commessa, la società conferma la sua vocazione a diventare un riferimento sul mercato mondiale per tutte le applicazioni green, supportata in questo dal proprio centro di ricerca e sviluppo.

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