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La Russia testa il missile ipersonico Kh-47M2 Kinzhal lanciato da MiG-31K

Dic 03 2019
a cura di Angelo Pinti
Il vettore balistico, una delle nuove armi strategiche annunciate da Putin nel 2018, è una versione aerea del sistema terrestre Iskander e può essere armato con testate nucleari.
MiG-31K armato con missile ipersonico Kinzhal mentre sorvola la Piazza Rossa di Mosca il 9 maggio 2018, in occasione del 73° anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. (©Alexei Nikolsky, Ufficio presidenziale per la Stampa e l'Informazione)
MiG-31K armato con missile ipersonico Kinzhal mentre sorvola la Piazza Rossa di Mosca il 9 maggio 2018, in occasione del 73° anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda guerra mondiale. (©Alexei Nikolsky, Ufficio presidenziale per la Stampa e l’Informazione)

Le Forze Aerospaziali russe hanno testato il nuovo missile balistico aero-lanciato (ALBM) Kh-47M2 Kinzhal, denominazione NATO SA-N-9 Gauntlet, che potrebbe modificare gli equilibri di forza militari nell’Europa settentrionale in virtù del suo raggio d’azione potenziale, della velocità e della capacità di superare ogni tipo di sistema di difesa antimissile attualmente in uso, portando in territorio nemico testate sia convenzionali, sia nucleari. La notizia è stata lanciata dall’agenzia di stampa TASS sabato scorso, citando due fonti del complesso industriale-militare russo rimaste anonime. Le Forze Aerospaziali non hanno confermato, ma nemmeno smentito, le indiscrezioni.

L’ALBM costituisce un’arma di notevole valenza strategica

Secondo una fonte militare, il test con il Kinzhal “si è svolto a metà novembre. Il missile è stato lanciato contro un obiettivo di terra situato nell’area addestrativa di Pemboy da un velivolo MiG-31K decollato dalla base aerea di Olenegorsk” (a sud di Murmansk, nella penisola di Kola). Un’altra fonte ha aggiunto che il missile “ha raggiunto la velocità di Mach 10”.
Per comprendere l’entità della minaccia costituita dal Kinzhal bisogna tener presente che si tratta, sostanzialmente, di una versione aerea del missile balistico a corto raggio Iskander lanciabile da terra. Adattato alle piattaforme aeree, il vettore ha acquisito una valenza strategica superiore, in quanto un velivolo può lanciarlo da luoghi imprevedibili sfruttando la propria maggiore velocità rispetto ai veicoli terrestri, e perché ne estende automaticamente la portata. Inoltre, a differenza dei missili cruise avio-lanciati, il Kinzhal segue una traiettoria balistica attraverso lo spazio, il che gli consente di raggiungere velocità ipersoniche (cioè superiori a Mach 5).

Un altro MiG-31K armato con il Kh-47M2 Kinzhal, in fase di decollo. (Fonte: Aeronautica Militare russa)
Un altro MiG-31K armato con il Kh-47M2 Kinzhal, in fase di decollo. (Fonte: Aeronautica Militare russa)
Il Kinzhal potrebbe colpire numerose basi aeree di paesi nordici confinanti con la Russia

Il nuovo ALBM rappresenta una grande sfida per la difesa dei paesi nordeuropei confinanti con la Federazione Russa, incrementando la loro già elevata percezione della minaccia proveniente da Mosca (giustificata o meno che sia tale percezione). Basti pensare che la base aerea di Olenegorsk è a soli 370 km di distanza da quella finlandese di Rovaniemi (in Lapponia) e a 880 dal Comando Aereo Satakunta di Tampere, a 570 da quella svedese di Kallax-Luleå, e a 800 da quella norvegese di Bodø, sede principale della flotta di F-16 di Oslo. Tutte strutture ampiamente ricomprese nel raggio d’azione del Kinzhal, che sarebbe di 2.000 km se lanciato da un MiG-31 e addirittura di 3.000 km se lanciato da un bombardiere a lungo raggio Tu-22M3, entrambi velivoli con base nella penisola di Kola. Inoltre, i MiG-31 armati di Kinzhal dovrebbero essere assegnati anche alla nuova base russa in costruzione nella Terra di Francesco Giuseppe, un arcipelago situato nel Mare di Barents.  
Dal momento che il missile russo raggiunge una velocità di Mach 10 nel giro pochi secondi dopo il lancio, le difese dei suddetti paesi non avrebbero il tempo di rispondere in modo adeguato alla minaccia, nemmeno contando sull’alleato americano. La Missile Defense Advocacy Alliance (un’organizzazione no profit con sede negli Stati Uniti che sostiene lo sviluppo e il dispiegamento della difesa missilistica per gli USA e i loro alleati) ha dichiarato in proposito che le prestazioni del nuovo ALBM gli consentono di superare “qualunque sistema di difesa aerea o missilistica americano conosciuto”.

Un deterrente contro le operazioni NATO a nord del “GIUK gap”

Con tale capacità offensiva, il Kinzhal fornisce alla Russia un deterrente contro aerei e navi da guerra della NATO a nord della linea difensiva dell’Alleanza detta “GIUK gap” (il settore dell’Oceano Atlantico settentrionale compreso fra Groenlandia, Islanda e Regno Unito), con lo scopo di proteggere i sottomarini russi armati di missili balistici (SSBN) che vi operano e così garantire a Mosca il relativo strumento di deterrenza nucleare. In questo senso, il Kinzhal rappresenta una delle sei nuove armi strategiche in fase di sviluppo citate da Vladimir Putin nel suo discorso all’Assemblea federale russa del 1° marzo 2018.

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