Donald Trump ha firmato la legge che istituisce la nuova branca delle Forze Armate statunitensi, chiamata a fornire l’organizzazione, l’addestramento e i mezzi per le attività dell’Air Force Space Command, il braccio combattente del Pentagono nel dominio spaziale.
Nel corso di una cerimonia svoltasi il 20 dicembre nella base aerea di Andrews (nei pressi di Washington), il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sottoscritto il National Defense Authorization Act, il budget di spesa del Pentagono per l’anno fiscale 2020 (ottobre 2020 – settembre 2021), nell’ambito del quale è prevista anche l’istituzione della prima nuova branca delle Forze Armate statunitensi dal 1947: la U.S. Space Force. Quest’ultima incorporerà immediatamente tutti i membri dello Air Force Space Command e ne assumerà tutti i compiti, come ha precisato Barbara Barrett, segretario dell’USAF. Il generale dell’Air Force John “Jay” Raymond, comandante dello Space Command, dirigerà la transizione. Nominato da Trump a capo delle Operazioni Spaziali (Space Operations), sarà uno dei membri del Joint Chiefs of Staff, gli Stati Maggiori riuniti delle FFAA statunitensi.
“Una forza agile, snella e tecnologicamente avanzata di professionisti di talento.”
Nonostante la creazione della Space Force, lo Space Command non scomparirà, in quanto rappresenterà il braccio combattente del Pentagono nello spazio. La Space Force, invece, come i servizi operanti in altri domíni, avrà la responsabilità di fornire l’organizzazione, l’addestramento e l’equipaggiamento per svolgere tale missione. Il personale appartenente al nuovo servizio (“Una forza agile, snella e tecnologicamente avanzata di professionisti di talento”, come l’ha descritto il segretario Barrett) appare ridotto per gli standard del Dipartimento della Difesa, essendo formato, almeno per ora, da circa 16.000 membri militari e civili. Raymond ha detto che molte cose devono ancora essere fatte, dalla realizzazione dell’uniforme e dello stemma alla decisione su chi appartiene alla Space Force e chi no. Inoltre, alcune basi dell’USAF saranno rinominate per riflettere le nuove missioni.
Lo spazio è diventato cruciale per proteggere la sicurezza nazionale e supportare le attività della vita quotidiana
“Lo spazio è il più recente dominio di guerra”, ha dichiarato Trump, il quale parlò per la prima volta della Space Force nel marzo 2018, facendone una priorità personale. “In presenza di gravi minacce alla nostra sicurezza nazionale, la superiorità americana nello spazio è assolutamente vitale. Siamo in vantaggio [rispetto ai nostri avversari], ma non abbastanza, e molto presto lo saremo di molto.”
Al presidente ha fatto eco il segretario della Difesa, Mark Esper: “Siamo all’alba di una nuova. L’istituzione della U.S. Space Force è un evento storico e un imperativo strategico per la nostra Nazione. Lo spazio è diventato così importante per il nostro stile di vita, la nostra economia e la nostra sicurezza nazionale, che dobbiamo essere preparati come nazione per proteggerlo dalle azioni ostili.”
Lo spazio, infatti, si è evoluto: un tempo dominio “riservato” a Stati Uniti e Russia, oggi risulta affollato di nazioni e interessi commerciali che vi operano attivamente. Allo stesso tempo, è diventato cruciale per proteggere la sicurezza nazionale e supportare le attività della vita quotidiana, che vanno dal servizio di telefonia cellulare al GPS, dalle attività bancarie alla capacità di trasmettere dati istantaneamente in qualsiasi parte del mondo.
“Nelle operazioni militari”, ha aggiunto il capo degli Stati Maggiori riuniti, generale Mark A. Milley, “lo spazio non è soltanto un luogo da cui supportiamo le operazioni di combattimento in altri settori, ma un dominio di guerra in sé e per sé. I nostri avversari stanno sviluppando e implementando capacità per minacciarci, quindi non possiamo più dare lo spazio per scontato. La U.S. Space Force è il passo necessario che la nostra Nazione sta compiendo per difendere i suoi interessi nello spazio, oggi e nel futuro.”