Il CSG-1 appartiene alla nuova costellazione di veicoli spaziali chiamati a dare continuità ai servizi di osservazione radar della Terra per l’Agenzia Spaziale Italiana e il Ministero della Difesa, garantendo un salto di qualità in termini di tecnologia, prestazioni e vita operativa che rafforza la leadership italiana nel settore a livello globale.
Alle 9:54 del 18 dicembre, presso il Centro spaziale di Korou (Guyana francese), Arianespace ha lanciato il vettore Soyuz che ha messo in orbita il primo satellite COSMO-SkyMed di seconda generazione (CSG-1) costruito da Thales Alenia Space, nonché il nanosatellite ANGELS dell’Agenzia Spaziale Francese (CNES) e il satellite scientifico CHEOPS dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
L’Italia è l’unico paese a dotarsi di una capacità così raffinata e di una precisione così spinta
La costellazione COSMO-SkyMed di seconda generazione è un sistema di satelliti progettato per garantire la continuità operativa ai servizi di osservazione radar ad apertura sintetica (SAR) forniti dai satelliti della prima generazione di COSMO-SkyMed (in funzione dal 2007) all’Agenzia Spaziale Italiana e al Ministero della Difesa. Finanziata da quest’ultimi e dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, è concepita per svolgere una funzione “duale”, cioè per soddisfare le esigenze dei clienti sia commerciali che istituzionali, compresa la comunità scientifica. Il CSG-1 incorpora le ultime tecnologie e soluzioni ingegneristiche. Garantirà un salto di qualità in termini di tecnologia, prestazioni e vita operativa, rafforzando in questo modo la leadership italiana nel settore dell’osservazione della Terra a livello globale. Il lancio del secondo satellite della nuova costellazione avverrà fra un anno.
Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) è responsabile dell’intero programma COSMO-SkyMed di seconda generazione, compresa la costruzione di due satelliti CSG, mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) è responsabile della progettazione e sviluppo del segmento di terra e della fornitura dei servizi di Logistica Integrata e Operazioni (ILS e OPS). L’ulteriore contributo di Leonardo al programma consiste nella fornitura dei sistemi cruciali per l’alimentazione di bordo: i pannelli fotovoltaici (PVA) in fibra di carbonio (8 per satellite con circa 5.000 celle solari) e le sofisticate unità elettroniche per la gestione, trasformazione e distribuzione ai sistemi e sottosistemi di bordo della luce del sole. Il satellite sarà inoltre orientato e mantenuto nella corretta orbita con l’aiuto dei sensori di assetto stellare (A-STR) di Leonardo. Ogni satellite ha a bordo 2 sensori che, come delle bussole, contribuiscono a guidare ed orientare il satellite nello spazio.
ANGELS: Il “nanosat” sviluppato interamente dall’industria francese che prepara il terreno all’Internet delle Cose
Il vettore Soyuz lanciato il 18 dicembre ha messo in orbita anche ANGELS (ArgosNeo on a Generic Economical and Light Satellite) dell’Agenzia Spaziale Francese (CNES), la quale ha assegnato la costruzione del satellite a Hemeria. A bordo, ArgosNeo, uno strumento di raccolta dati miniaturizzato, sviluppato da Thales Alenia Space con ruolo primario in collaborazione con Syrlink, produttore di apparecchiature di radio-comunicazione e geolocalizzazione, come sottofornitore principale.
L’obiettivo di ArgosNeo è dimostrare la capacità operativa di uno strumento miniaturizzato complesso che offre alte prestazioni su una piattaforma nanosat. Gli strumenti Argos definiscono lo standard globale per la comprensione di cambiamenti climatici, per migliorare le previsioni meteorologiche e oceaniche, proteggere la flora e la fauna, monitorare le nostre risorse idriche, gestire e proteggere gli ecosistemi marini e tracciare i navigatori durante le regate su lunghe distanze. Gli strumenti ARGOS miniaturizzati, destinati ai nanosatelliti, stabiliscono lo standard globale nel mercato IOT, in forte crescita. ANGELS preannuncia la prossima costellazione di Kineis, per la quale Thales Alenia Space è architetto di sistema.
CHEOPS: lo studio dei pianeti situati all’esterno del nostro sistema solare
CHEOPS (Characterising Exoplanet Satellite) è una missione scientifica europea eccezionale, sviluppata attraverso la collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e la Svizzera. Progettato per lo studio degli oltre 4.000 esopianeti (pianeti al di fuori del nostro sistema solare) già scoperti, questo satellite osserverà i soli attorno ai quali ruotano tali pianeti, allo scopo di misurare le lievi variazioni di luminosità indotte dal passaggio di un pianeta di fronte al disco stellare.
Gli ingegneri di Thales Alenia Space in Svizzera hanno svolto un ruolo significativo in questo programma, lavorando durante la fase AIT (assemblaggio, integrazione, test) in Spagna per supportare i team di Airbus Defence & Space.
Leonardo ha svolto un ruolo cruciale nella missione CHEOPS fornendo gli “occhi” del satellite. Attraverso la collaborazione con INAF Padova e Catania, l’azienda ha progettato e prodotto il sistema ottico del telescopio che consentirà alla missione di studiare più da vicino, per tre anni e mezzo, le caratteristiche dei pianeti extrasolari.
Thales Alenia Space unico contributore europeo a bordo di Soyuz
Thales Alenia Space in Belgio è il fornitore esclusivo del sistema di sicurezza dei vettori Soyuz. Inoltre, la società realizza il sottosistema che consente le importantissime comunicazioni tra i payload posti sul lanciatore e i sistemi di controllo a terra prima del lancio.
La soddisfazione di Thales Alenia Space, Leonardo e Telespazio
“L’orgoglio per questo lancio è oggi grandissimo”, ha commentato Donato Amoroso, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space in Italia. “La costellazione COSMO-SkyMed di prima e seconda generazione è veramente sofisticata e rappresenta senza mezzi termini la frontiera della tecnologia in questo settore: l’Italia è l’unico paese a dotarsi di una capacità così raffinata e di una precisione così spinta. E, ora più che mai, la parola chiave per noi è ‘continuità’, così che tra pochi anni sarà in orbita un sistema satellitare completamente nuovo e davvero unico, emblema delle competenze all’avanguardia dell’industria spaziale italiana. Il lancio di oggi [18 dicembre] è il successo di tutto il sistema italiano e come Thales Alenia Space siamo enormemente soddisfatti di essere capofila di questo comparto per un progetto di tale rilevanza.”
L’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo ha commentato: “Siamo orgogliosi di partecipare con competenze e tecnologie al programma italiano COSMO-SkyMed Second Generation. Come già avvenuto per la costellazione attualmente operativa, la nuova generazione rappresenterà il meglio delle capacità di osservazione della terra a servizio di istituzioni e cittadini italiani ed europei per esigenze di sicurezza e difesa. Fedeli alla nostra tradizione di eccellenza nello sviluppo di strumenti per lo studio e l’esplorazione del cosmo, siamo certi che il telescopio sviluppato da Leonardo per la missione CHEOPS fornirà dati e informazioni unici alla comunità scientifica internazionale.”
Leonardo è anche responsabile della gestione delle complesse attività di messa in orbita e testing del satellite, il cui quartier generale è la sala LEOP (Launch and Early Orbit Phase), presso il Centro Spaziale del Fucino della controllata Telespazio (67% Leonardo, 33% Thales). Luigi Pasquali, Coordinatore delle attività spaziali di Leonardo e amministratore delegato di Telespazio, ha dichiarato: “Il satellite completerà la fase LEOP tra una settimana. Per rendere possibili queste cruciali attività di LEOP, recentemente è stata rinnovata una sala con nuove tecnologie e capacità potenziate che costituirà un asset fondamentale per questi servizi. Telespazio è l’unico operatore privato in Europa in grado di gestire la fase LEOP di una missione satellitare”.