Basato in Bretagna, il Centro svilupperà soluzioni per la sicurezza informatica delle FFAA francesi in stretta collaborazione con le start-up locali, la Direction Générale de l’Armement e il personale militare.
Thales ha inaugurato nei giorni scorsi “La Ruche”, il suo nuovo sito specializzato nella difesa informatica con sede a La Courrouze (vicino a Rennes). Nel centro lavorano circa 60 dipendenti, ai quali se ne aggiungeranno una ventina entro quest’anno e altre decine nel corso del 2020.
Insediate fin dal 1983 nella Bretagna, le attività di cybersecurity di Thales stanno registrando una crescita significativa, strettamente legata al dinamismo economico della regione e al suo impegno per lo sviluppo delle tecnologie digitali (Thales è partner, tra gli altri, del Cyber Pole of Excellence). La Ruche è il secondo sito aperto dal gruppo a La Courrouze, dopo quello inaugurato nel 2017 che si occupa dei sistemi di informazione critici e della sicurezza informatica delle imprese.
Un approccio “agile”, basato sul concetto di co-innovazione
Per soddisfare i requisiti del ministero della Difesa francese nella lotta alle minacce informatiche, La Ruche opera secondo approcci e metodologie “agili”. L’obiettivo è introdurre negli equipaggiamenti delle forze armate, in tempi brevi, nuove soluzioni sviluppate secondo il moderno concetto della co-innovazione, ovvero integrando risorse interne con altre di origine esterna all’azienda. In altre parole, gli ingegneri di Thales lavorano in stretta collaborazione con le start-up locali, la Direction Générale de l’Armement (DGA) e il personale militare, che è l’utente finale delle soluzioni in oggetto, coinvolgendo tutte queste componenti in ogni fase dello sviluppo.
Difesa cibernetica per le operazioni aeree e le attività del COMCYBER
I team di La Ruche lavorano a progetti di cyber-defence in due settori.
Il primo è quello aereo, con un approccio denominato CybAIR che vede una stretta collaborazione con la DGA. Tale approccio, combinato con tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, consente un’analisi approfondita dei flussi di dati, con l’obiettivo di proteggere in modo più efficace le operazioni aeree militari. Il secondo settore riguarda i progetti di difesa informatica sviluppati a beneficio del COMCYBER (Commandement de la Cyberdéfense), ovvero il Comando che dal 1° gennaio 2017 riunisce tutte le capacità di difesa cibernetica delle Forze Armate francesi sotto una stessa autorità operativa, permanente e interarma, quella del Capo di Stato Maggiore della Difesa. In quest’ambito, un team di Thales è specializzato nell’analisi delle vulnerabilità e nelle attività di investigazione informatica, mentre un altro sta lavorando allo sviluppo di strumenti sovrani per la difesa informatica progettati in stretta collaborazione con la Difesa francese.
“The Cyberthreat Handbook”: una mappa delle minacce cibernetiche
Ricordiamo che lo scorso 7 ottobre Thales, insieme a Verint (società statunitense con sede a Melville, new York), aveva presentato “The Cyberthreat Handbook”, un rapporto di ampiezza senza precedenti che fornisce una classificazione e una base per ulteriori indagini sui principali gruppi di “cyberattaccanti”, inclusi criminali informatici, cyberterroristi, gruppi di hacktivisti e hacker sponsorizzati da Stati. Nell’ambito della partnership strategica fra le due aziende, che ha lo scopo di sviluppare tecnologie di Cyber Threat Intelligence, gli analisti di Thales e Verint hanno collaborato per fornire questa panoramica a 360° della minaccia cibernetica, con descrizioni dettagliate delle attività di una sessantina di gruppi particolarmente significativi, comprese le loro tattiche e tecniche, ma anche le motivazioni e i settori presi di mira.