Il rientro dall’estero del manager trevigiano è una buona notizia per l’intera industria italiana, che torna ad avvalersi di una professionalità di altissimo profilo e dalla valenza strategica.
Giuseppe Giordo è il nuovo Direttore Generale della Divisione Navi Militari di Fincantieri in sostituzione dell’Amministratore Delegato Giuseppe Bono, che fino ad oggi manteneva l’incarico ad interim. La nomina, annunciata ieri da Fincantieri, segna l’ingresso all’interno del Gruppo di un manager che vanta trent’anni di esperienza nel settore della difesa e dell’aeronautica e che contribuirà a un ulteriore rafforzamento del business militare di Fincantieri.
Nel corso della sua carriera, Giordo ha sviluppato una profonda conoscenza del mercato nazionale e di quelli internazionali, avendo ricoperto molteplici ruoli apicali in Italia e all’estero e consolidato solidi e duraturi rapporti con i maggiori operatori del comparto. L’ingresso di Giordo riveste particolare importanza non solo per Fincantieri, ma per l’intera industria italiana che torna ad avvalersi di una risorsa strategica rientrata dall’estero.
Nato a Treviso nel 1965, Giuseppe Giordo si laurea in giurisprudenza e presta servizio per tre anni nell’Aeronautica Militare. Entra a far parte del gruppo Finmeccanica nel 1990 e, partendo dal minimo livello impiegatizio per un giovane laureato, ricopre molteplici posizioni che lo portano ad assumere responsabilità più ampie, sia nella gestione dei programmi internazionali, sia nello sviluppo del business internazionale.
Nel 2004 è stato nominato Presidente e Amministratore delegato di Alenia North America, responsabile delle attività industriali della società nel mercato statunitense e canadese. In tale posizione Giordo, coordinando un team di risorse americane, ha svolto un ruolo cruciale nella significativa espansione della presenza di Alenia North America negli Stati Uniti, portando la Società da un fatturato annuo di 15 milioni di dollari nel 2004 a un fatturato di oltre 300 milioni di dollari nel 2009. In aggiunta, sotto la sua responsabilità, nel 2007 Alenia (insieme al suo partner statunitense) è stata selezionata e ha firmato il contratto per il programma Joint Cargo Aircraft per la fornitura di velivoli da trasporto tattico C-27J all’Aeronautica e alla Guardia Nazionale degli Stati Uniti. Inoltre, nel 2008 Alenia si è aggiudicata la commessa siglata con l’US Dod per la fornitura della versione riammodernata del G.222 alle Forze Aeree Afghane. Questo contratto ha permesso la riapertura dello stabilimento di Capodichino, dove sono state svolte le attività relative. Nell’ambito del settore civile, sotto la guida di Giordo, Alenia North America ha costituito la Global Aeronautica, una joint venture con la statunitense Boeing, per la fornitura e l’integrazione di parte della fusoliera del Boeing 787.
Nel 2009, Giordo è stato nominato Vice Direttore generale di Alenia Aeronautica e responsabile della divisione aerei da trasporto tattico dell’azienda. In tale ruolo, ha ristrutturato e rilanciato i programmi di sua responsabilità attraverso il pieno mandato su vendite correlate, ingegneria, approvvigionamenti, risorse umane, produzione, nonché del relativo supporto logistico.
Dal luglio 2010 al marzo 2015, Giordo è stato Amministratore Delegato di Alenia Aermacchi, con oltre 11.000 dipendenti diretti, circa 40.000 risorse coinvolte direttamente nell’indotto, molteplici stabilimenti in Italia e all’estero e ricavi per circa 3,3 miliardi di euro (oltre 4 miliardi di dollari). È stato anche Responsabile del settore aeronautico di Finmeccanica (oggi Leonardo).
Svolgendo questi ultimi due incarichi, Giordo ha avviato un piano di miglioramento e riorganizzazione industriale con l’obiettivo di aumentare la competitività commerciale e industriale dell’azienda. Nel 2011 ha implementato le azioni necessarie alla riorganizzazione della filiera aeronautica nazionale, focalizzando gli investimenti sui programmi più redditizi e completando il processo di fusione tra Alenia Aeronautica, Aermacchi e SIA che, dal 1° gennaio 2012, sono diventate un’unica realtà industriale denominata Alenia Aermacchi. La gestione di Gordo quale Amministratore Delegato è stata sostenuta dalla crescita dei principali indicatori economici dell’azienda. Dal 2011 al 2014, gli ordini e i ricavi sono aumentati rispettivamente del 54,6% e del 30%, con EBITA e FOCF passate da -57 milioni di euro nel 2011 a +246 milioni di euro nel 2014.
Giuseppe Giordo è stato Presidente dell’Assemblea dei Soci del GIE/ATR (Airbus e Alenia), Presidente di SuperJet International (Sukhoi e Alenia) e Presidente del Consiglio di amministrazione di Alenia Aermacchi North America. È stato inoltre membro del Consiglio di amministrazione della Sukhoi Civil Aircraft Company (azienda russa), ed è stato rappresentante degli azionisti italiani del consorzio Eurofighter.
Dal giugno 2015 Giordo è anche imprenditore, proprietario delle quote di maggioranza di due società di ingegneria e design che operano nel settore navale.
Da maggio 2016 ad aprile 2019, Giuseppe Giordo è stato Presidente e Amministratore Delegato di Aero Vodochody Aerospace Group, la più grande e storica azienda aeronautica della Repubblica Ceca, risultando il primo dirigente straniero a ricoprire tale incarico. Durante lo stesso periodo, Giordo è stato nominato Presidente della Confederazione delle industrie aeronautiche della Repubblica Ceca. In meno di tre anni, ha rilanciato e riorganizzato la Società del gruppo trasformando l’azienda da fornitore “low cost” di prodotti e servizi a leader internazionale nel settore degli aerei e servizi di addestramento, rafforzando anche il ruolo nelle principali collaborazioni internazionali in ambito civile. Giordo si è avvalso del supporto di un gruppo dirigente proveniente, in parte, dalla società di cui era l’Amministratore Delegato in Italia e da altri assunti direttamente dal mercato internazionale. Nell’aprile 2019, al completamento della trasformazione strategica dell’azienda, di concerto con l’azionista, ha lasciato Aero Vodochody Aerospace Group.
Dal gennaio 2018, Giuseppe Giordo è membro del Consiglio di Amministrazione dell’industria dell’Aerospazio e difesa saudita (SAMI), nominato dal Fondo per gli investimenti pubblici del Regno dell’Arabia Saudita, a seguito di una ricerca e selezione mondiale che ha coinvolto più di trecento dirigenti internazionali.
Nell’aprile 2016 il principe ereditario del Regno, Mohammad bin Salman Al Saud, ha annunciato il piano “Saudi Vision 2030” che definisce la metodologia e le azioni chiave per lo sviluppo economico del Paese. Una delle iniziative principali è lo sviluppo di un’industria dell’aerospazio e della difesa nazionale, con l’obiettivo di ridurre le importazioni militari e stimolare la crescita di altri settori industriali del Regno. L’obiettivo finale, entro il 2030, è quello di localizzare nel Paese oltre il 50 percento della spesa per gli equipaggiamenti militari. Per raggiungere questo obiettivo, il Fondo di investimento pubblico (PIF) è stato incaricato di istituire la suddetta impresa SAMI, che ha lo scopo di guidare questa iniziativa con l’obiettivo principale di centralizzare la produzione di attrezzature e sistemi per la difesa e di contribuire allo sviluppo di una forza lavoro altamente qualificata in Arabia Saudita. La società, costituita a fine 2017, realizzerà una rete nazionale di servizi integrati a supporto delle industrie per far crescere l’autonomia del Paese rafforzando l’export nel settore della difesa a livello sia regionale, sia internazionale.
Nel corso della sua carriera, Giordo ha consolidato solidi e duraturi rapporti con i maggiori attori internazionali nel campo dell’Aerospazio, tra i quali Lockheed Martin, Boeing, Airbus, L-3, Bombardier, Embraer e Sukhoi, con i quali ha stabilito solide collaborazioni industriali e commerciali. Inoltre, possiede una profonda conoscenza dei mercati internazionali e ha gestito collaborazioni e firmato contratti in tutte le aree geografiche del mondo. A titolo di esempio: in Sud America con Brasile, Perù, Cile e Argentina; in Nord America con Canada, Stati Uniti e Messico; in Europa con Francia, UK, Spagna, Svezia, Romania, Bulgaria, Polonia; nel Medio Oriente con Israele, Egitto, Kuwait, EAU, Arabia Saudita, Iraq, Oman; in Africa con Marocco, Nigeria, Senegal e Sud Africa; in Asia con Vietnam, India, Malesia, Indonesia e Pakistan. Inoltre, ha collaborato a lungo anche con Australia e Russia.